Produzione piante per talea - Produzione piante di olivo toscana
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La Storia Presso la Società Pesciatina di Orticoltura cominciarono ad essere applicate tecniche innovative per la propagazione di questa specie: in collaborazione con l’Università di Firenze, nel 1959, fu messa a punto la tecnica di propagazione per talea, divenuta successivamente uno standard a livello internazionale.

Negli anni ‘70 il passo decisivo; la SPO decise di divenire monocolturale rivolgendo tutte le proprie risorse alla moltiplicazione e propagazione del solo olivo, dopo che le piante di propria produzione avevano raggiunto, oltre alle regioni italiane, molti paesi stranieri.

Contratti di fornitura internazionale sono stati sottoscritti nel tempo con nazioni di ogni continente a riprova della capacità dell’azienda e della qualità del servizio offerto.

 

Ed oggi, a distanza di decenni, la Società Pesciatina di Orticoltura si presenta alla propria clientela come un’azienda moderna e vitale, specializzata soltanto sulla propagazione dell’olivo, per offrire il meglio dell’esperienza maturata in 70 anni di lavoro appassionato su questa pianta, sempre al vertice del settore, al passo con i tempi.


   
  • Realizzazione di impianti di ovicultura toscana
  • Selezione di varietà autoctone
  • Produzione di piante Biologiche Certificate Bioagricert srl
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Società pesciatina di ovicultura 
La nostra azienda, è leader per la produzione piante di olivo, per la realizzazione di impianti  ed a scopo ornamentale.
Produciamo piante da innesto secondo  la tradizione Pesciatina,e dal 1959 produciamo anche piante per talea .
Siamo specializzati in : 


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Bella di Spagna
Varietà diffusa soprattutto in alcuni areali olivicoli della Puglia; è sporadicamente coltivata nell’Italia 
centrale.
Le piante di “Bella di Spagna” sono piuttosto vigorose 
con chioma folta e rami fruttiferi penduli, ancor più sotto il peso 
dei frutti (in media dai 10 ai 12 grammi).
Autosterile, per produrre necessita di impollinazione incrociata; buoni impollinatori si sono dimostrati 
IL SISTEMA di RACCOLTA
E’importante sapere fin dall’inizio come avverrà la raccolta perché questa variabile può condizionare sia la  varietà da collocare negli oliveti che la forma di allevamento da conferire alle piante. La raccolta viene 
effettuata in italia utilizzando tutte le tecniche a disposizione. Il sistema più semplice è quello di attendere  che il frutto si distacchi naturalmente dalla pianta. In questo caso la raccolta dei frutti può avvenire a terra 
manualmente o attraverso macchine spazzolatici oppure su teli disposti ad intercettare il frutto prima che questo  venga a contatto con il suolo. Semplice ma con riflessi negativi sulla qualità come potete leggere nel capitolo 
sulla Maturazione e Raccolta dei frutti. Le olive possono poi essere raccolte a mano, utilizzando semplici  agevolatori come piccoli rastrelli in plastica, “forbici Ciani” od altri oppure agevolatori meccanici. Questi 
ultimi possono assicurare elevate rese di raccolta, specialmente se utilizzati con ottimi criteri organizzativi. 
Ravece































































































































Verzola
Interessante varietà da olio diffusa in alcuni areali olivicoli delle Marche e dell’Umbria. Il suo apprezzamento è dovuto alle spiccate caratteristiche di rusticità, produttività e qualità dell’ olio .
Ascolana Tenera
E’ sicuramente una delle più pregiate ed apprezzate varietà da tavola. Si è infatti ampiamente diffusa in Italia 
ed in altri paesi come, California, Messico, Argentina ed Israele.
Gli alberi di “Ascolana”, caratterizzati da un’elevata vigoria, presentano una chioma densa cespugliosa 
tendenzialmente assurgente.
Le foglie, di colore verde brillante, di media lunghezza e caratteristicamente elicate sono spesso più slargate 
nella metà superiore.
Le olive sono grosse, ellissoidali, qualche volta un po’ asimmetriche. Il loro colore, prima dell’invaiatura è 
verde con riflessi giallastri, vira poi al rosso-violaceo fino al nerastro.
I frutti, molto pregiati, sono alquanto delicati e se ne consiglia la raccolta prima che diventino giallastri.
Entra precocemente in Produzione e in condizioni di coltivazione ottimali garantisce elevate e costanti produzioni.
Autosterile, necessita di opportuni impollinatori quali, il “Pendolino”, il “Morchiaio”, il ”Leccino”, la “Giarraffa” e la “Rosciola“.
Resiste bene al freddo ed alle altre avversità, mentre è facilmente attaccata dalla mosca   
Una volta confermate le caratteristiche di pregio della pianta madre si è provveduto a moltiplicare alcune di queste selezioni rendendole disponibili per la nostra clientela. Con questo servizio si intende immettere sul mercato materiale in grado di rispondere alle mutate esigenze dell’olivicoltura moderna, improntata sempre più alla ricerca di qualità e peculiarità. Se cercate qualcosa di particolare da inserire nella vostra azienda fidatevi di noi, la nostra storia ed esperienza sono a vostra garanzia, chiedeteci un consiglio, utilizzate le nostre selezioni o le nostre piante certificate CORIPRO.
Se occorre applicare uno scuotitore per la raccolta meccanica ad esempio, è obbligatorio allevare le piante con un tronco unico di buona altezza, cosa che non è necessario fare se la raccolta verrà eseguita manualmente. Anche le distanze tra le file possono essere ampliate se occorre intervenire con la raccolta manuale e sarebbe buona norma avere già un’idea delle esigenze dei macchinari da applicare al momento della decisione delle distanze tra le file e tra le piante. Ulteriori informazioni sono riportate nel paragrafo “Scelta della pianta”. Il nostro vivaio offre piante impostate in modo diverso in relazione alla forma di allevamento che avete selezionato.
il “Pendolino”, 
il “Maurino” e la “Nocellara Etnea”.
La produttività è buona ma suscettibile di alternanza.I frutti, di grosse dimensioni, prima di invaiare sono 
di colore verde chiaro, a maturazione prendono una colorazione violacea scura. La polpa è consistente 
con un contenuto in olio medio. Le drupe della “Bella di Spagna” ben si prestano per la preparazione di olive verdi di tipo spagnolo.
Varietà decisamente rustica, resiste bene alle principali avversità climatiche; dimostra inoltre un’elevata 
tolleranza alla rogna.   
Nel ns. punto vendita di piante di olivo biologiche, di piante da innesto e di piante per talea ne troverete una 
vasta scelta e questo vi permetterà di avviare eccellenti impianti.

La partenza è l’acquisto di piante certificate e garantite dal punto di vista sanitario è oggi il primo passo per una Produzione oleicola di qualità e Produzione piante di olivo toscana.

Leccino
Dalla toscana, da cui trae origine, si è diffusa praticamente in tutte le zone olivicole del mondo.Le piante sono vigorose e la chioma, con portamento espanso, è folta e rigogliosa.
I rami fruttiferi lunghi, flessibili, penduli hanno cime risalenti. Le foglie sono di medie dimensioni, di forma ellittico lanceolata con superficie del lembo talvolta elicata. 
Autofertile, trova vantaggio dall’ impollinazione incrociata; ottimi impollinatori si sono dimostrati il “Morchiaio”
, il “Moraiolo”, il “Pendolino” il “Leccino” ed il “Maurino”.I frutti, di forma ellissoidale allungata, hanno una pezzatura media e sono caratterizzati da una maturazione piuttosto tardiva e scalare; il contenuto in olio risulta 
elevato e la qualità del prodotto è eccellente.
Se le condizioni colturali sono buone il “Frantoio” si dimostra varietà generosa, con produttività elevata e bassa
incidenza dell’alternanza. Si adatta abbastanza bene alle diverse condizioni pedologiche, ha però una scarsa tolleranza al freddo. per il 
“Frantoio” si segnala anche una certa sensibilità alla rogna ed al cicloconio.   
Fase 2 
Propagazione piante di olivo da Innesto
Selezione di marze da piante di olivi biologici toscana controllate
Taglio delle marze in porzioni per l'innesto 
Preparazione all'innesto 
Taglio dei semensali a 5 cm
Fase dell'innesto :
Incisione del selvatico 
legatura
inceratura
Piante dopo 1 anno dall'innesto
Pronte per essere invasate e vendute dopo 8 mesi
Piante di olivo di 18 mesi 
pronte per la vendita piante biologiche
Scelta della Varietà (cultivar da olio)
La scelta delle cultivar è un passo molto importante
in termini di crescita in ambienti ottimali e capacita produttiva dell'impianto.
ma soprattutto per il gusto finale dell'olio.
Moraiolo
Varietà molto apprezzata e diffusa negli areali olivicoli dell’ Italia centrale.
Le piante di “Moraiolo” hanno una scarsa vigoria e presentano una chioma decisamente raccolta per il
caratteristico aspetto assurgente delle branche e dei rami. Le foglie ellittico lanceolate, piane, allungate, presentano la pagina superiore di colore verde scuro e quella inferiore grigio argenteo brillante, che le rendono inconfondibili, permettendo una facile identificazione.
I frutti di forma rotondeggiante, hanno una maturazione abbastanza contemporanea; caratteristica è l’elevata resistenza che le olive oppongono al distacco. Il contenuto in olio dei frutti è particolarmente elevato e l’olio è di ottima qualità con peculiari pregi organolettici.
Autosterile, si avvantaggia molto dell’ impollinazione incrociata soprattutto di “Morchiaio”, “Frantoio”, “Pendolino” e “Maurino”. Non è certamente una della varietà più rustiche, teme soprattutto i ristagni di umidità sia atmosferica, che nel terreno. Risulta molto sensibile al cicloconio, media è la sua resistenza al freddo.
Maurino
E’ una delle varietà più utilizzate per la Produzione di olio in alcune province toscane (Lucca e Pistoia) mentre è introdotta anche nelle altre regioni come impollinatore.
Gli alberi di medie dimensioni, con chioma espansa e particolarmente densa, sono apprezzati anche per le loro caratteristiche estetiche.

 

La nostra azienda ovicultura toscana vi offre però qualcosa che va oltre questo.
Grazie alla nostra esperienza nel campo della propagazione dell’olivo, nel corso della nostra attività abbiamo avuto la possibilità di individuare alcune piante olivo biologiche, appartenenti alle cultivar standard di olivo, che da queste si distinguevano per alcune caratteristiche migliorative (buona efficienza produttiva, tolleranza al freddo, ottima qualità dell’olio). Questi esemplari sono stati propagati costituendo alcune piante madri e verificando il comportamento delle piante discendenti direttamente in campo, presso le aziende nostre collaboratrici.

Nociara
Pendolino
Varietà molto diffusa è conosciuta in tutta Italia come impollinatrice essendo la più importante per tale uso. Le piante sono caratterizzate da una buona vigoria e da rami fruttiferi molto lunghi, flessuosi e pendenti che conferiscono agli alberi il portamento caratteristico che ne giustifica il nome.
Le foglie sono strette e di forma lanceolata, i frutti ellissoidali e leggermente asimmetrici sono di medie dimensioni.
La produttività è sempre elevata e costante e la maturazione dei frutti è precoce e contemporanea. La quantità di olio ottenibile è abbondante e la sua qualità, finora
sottovalutata, è eccellente. L’olio infatti è caratterizzato da apprezzabili peculiarità organolettiche.
I suoi fiori producono un’enorme quantità di polline. Sono buoni impollinatori del “Pendolino” il “Morchiaio”, il “Frantoio”, il “Moraiolo” ed il “Maurino”. Varietà rustica, resiste bene anche al freddo,
se ne segnala solo una certa sensibilità alla fumaggine.
Bianchera































































































































Canino































































































































Coratina
 
LA FORMA di ALLEVAMENTO
La scelta del sistema di allevamento rappresenta un passo fondamentale. Errori compiuti in questa fase possono  riflettersi sulla produttività e redditività dell’oliveto fino a compromettere in modo pesante la possibilità di 
gestione delle piante. E’ necessario sapere fin da prima dell’impianto quale sarà ad esempio, il tipo di raccolta, le macchine da impiegare per la gestione delle varie operazioni, il sistema di gestione del terreno, in modo da 
selezionare la forma più idonea ed infine calcolare le distanze di impianto che da questa dipendono fortemente. 
Le forme di allevamento possono essere suddivise sulla base della forma delle chioma (in volume o in parete),  della rigidità dello scheletro (forme libere o meno) della presenza del tronco (vaso o cespuglio) e dell’altezza 
di questo (vaso basso o vaso tradizionale). La decisione deve essere presa innanzitutto in base al tipo di raccolta.

LA ZONA di PRODUZIONE
Prima di impiantare un oliveto è buona regola reperire informazioni riguardo alcune caratteristiche della zona  interessata, analizzando se possibile, diverse variabili: temperature e piogge che si registrano durante l’anno, 
rischio di gelate, incidenza di particolari condizioni fisio-climatiche, caratteristiche pedologiche e altimetriche, possibilità o meno di avere acqua di irrigazione. Anche alcune variabili “sociali” sono molto importanti: presenza 
di leggi che regolano la certificazione di qualità dei prodotti (vedi capitolo sulla scelta delle varietà e tabella  di DOP ed IGP italiane), localizzazione e tipo di impianti di trasformazione, possibilità di reperimento di 
personale o ditte che eseguono lavorazione in conto terzi. Ciascuna di queste variabili può influire, in modo più  o meno determinante, su alcune delle scelte che devono essere prese prima di giungere all’impianto definitivo 
condizionando notevolmente la buona riuscita dell’impianto. Una buona strategia preliminare deve prevedere visite  alle associazioni professionali di categoria ed agli uffici provinciali dell’agricoltura, soprattutto per gli 
aspetti amministrativi e legislativi. Ulteriori informazioni pratiche possono essere reperite presso frantoi  sociali e/o privati. Una delle migliori azioni, talmente semplice che quasi nessuno la compie, è quella di 
verificare se esistono impianti nella zona che vi interessa (probabilmente, se non esistono, ci sono buoni motivi)  e studiare peculiarità, forme di allevamento, sesti e varietà di quelli esistenti. Nulla fornisce migliori 
informazioni sull’interazione pianta/ambiente di un oliveto adulto. Studiate le piante, guardate come sono  cresciute, se hanno subito danni nel tempo (se sono ad esempio state ritagliate al piede) se crescono bene con lo 
spazio a disposizione e se producono senza problemi. Passate del tempo con qualche appassionato olivicoltore  (ma non prendete per oro colato tutto quello che dice….) ed incrociate le informazioni che ricevete con quelle 
avute dai tecnici. Attenzione, il tempo “perduto” in questa pianificazione accurata del vostro impianto sarà  ampiamente ricompensato dai minori problemi che dovrete affrontare successivamente, talvolta talmente grandi da 
vanificare il vostro investimento
Correggiolo
Antica varietà toscana sporadicamente coltivata e talvolta confusa con il Frantoio da cui differisce per alcuni caratteri. La pianta è molto simile ma con rami fruttiferi di lunghezza superiore e tendenti maggiormente verso il basso. Anche gli internodi dei rami sono molto più lunghi. Il frutto è più allungato ed asimmetrico, caratterizzato da una maturazione più tardiva e scalare. E’ molto apprezzata per le caratteristiche produttive e per l’eccellente qualità dell’olio che se ne ottiene.
Propagazione piante di olivo da Innesto
 
La moltiplicazione di piante di olivo da innesto è una tecnica  vivaistica tradizionale la cui filiera di Produzione prevede fasi 
operative altamente specializzate.
Per la Produzione di piante innestate, il punto di partenza sono i noccioli di olivo, che rappresentano il materiale di propagazione e dai quali si ottengono i “semenzali” 
(piante di olivo dette volgarmente “selvatiche”)  sui quali verrà praticato l’innesto.
Per quanto riguarda la scelta delle varietà di olivo dalle quali prelevare i noccioli, l’esperienza vivaistica da indicazioni precise e dettagliate, come del resto detta i criteri più opportuni e gli accorgimenti da rispettare
in questa fase.
Semina dei noccioli in appositi bancali
Questo avviene nei periodi estivi
Nascita del seminsaio dopo 8 mesi
Trapianto del semensaio in appositi terreni
Leccio del corno
Varietà di origine toscana, negli ultimi anni ha avuto un grande rivalutazione per la peculiarità delle sue produzioni e per le sue caratteristiche di elevata rusticità.
Le piante di media vigoria hanno un portamento espanso ed una chioma molto folta.I fiori sono autosterili e per allegare hanno bisogno dell’impollinazione incrociata che si realizza con le altre varietà tradizionalmente coltivate in toscana (“Frantoio”, “Pendolino”, “Moraiolo”, “Maurino” e “Leccino”). La fruttificazione, talvolta molto elevata, è sempre piuttosto costante. I frutti maturano molto lentamente e restano verdi a lungo. L’olio che se ne produce è molto apprezzato per le sue indiscusse qualità organolettiche.
Resiste bene al freddo ed ai ristagni di umidità atmosferici, tollera bene anche le più comuni avversità parassitarie dell’ olivo, compresa la mosca olearia.
Grossa di Spagna
Varietà diffusa soprattutto in alcuni areali olivicoli della Puglia; è sporadicamente coltivata nell’Italia 
centrale.
Le piante di “Bella di Spagna” sono piuttosto vigorose con chioma folta e rami fruttiferi penduli, ancor più 
sotto il peso dei frutti (in media dai 10 ai 12 grammi).
Autosterile, per produrre necessita di impollinazione incrociata; buoni impollinatori si sono dimostrati il
“Pendolino”, il “Maurino” e la “Nocellara Etnea”.
La produttività è buona ma suscettibile di alternanza.
I frutti, di grosse dimensioni, prima di invaiare sono di colore verde chiaro, a maturazione prendono una 
colorazione violacea scura. La polpa è consistente con un contenuto in olio medio. Le drupe della “Bella di Spagna” 
ben si prestano per la preparazione di olive verdi di tipo spagnolo.
Varietà decisamente rustica, resiste bene alle principali avversità climatiche; dimostra inoltre un’elevata 
tolleranza alla rogna. 


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